Gocce di Spiritualità
💧 GOCCE DI SPIRITUALITA’ 💧
(tempo di lett. 2 min.)
«Quanto volete darmi perché ve lo consegni?» (Mt 26, 15)
L’economia della salvezza rivelata nel mistero della vita di Cristo, si
scontra fortemente con l’economia del guadagno personificata nel
tradimento di Giuda. L’economia salvifica operata da Gesù è totalmente
libera e purificata da interessi personali, tutta orientata a
trasformare la morte di uno, in vita nuova per l’umanità: “giustificati
per il suo sangue, saremo salvati
dall’ira per mezzo di lui.” (Rm 5). Una logica che non comprendere
tattiche, sotterfugi, nascondimenti. È il prezzo dell’amore, che
rifuggendo ragionamenti meramente “imprenditoriali”, guarda con fiducia e
speranza ai benefici futuri. Una economia contro-corrente, silenziosa,
molto spesso nascosta, che non raccoglie i “mi piace” della massa, ma
che produce misteriosamente vita nuova. È l’esperienza di tante madri,
di tanti padri, di tanti professionisti (come i medici, i volontari,…)
che come Cristo non temono di “perderà la propria vita” per salvarla
(Cf. Mc 8, 35). L’economia di Giuda è totalmente diversa! Tanto è
attratto dalla cupidigia di beni, da arrivare a “s-vendere”… perfino
Dio. I 30 denari a lui promessi per la consegna di Gesù, non sono altro
che il prezzo pagato per uno schiavo. È la perenne tentazione di chi pur
di assicurarsi lunga vita, non perde l’attimo di rendere breve quella
altrui. La fame di denaro, di beni, di piacere, di successo, di potere,
non è altro che una illusoria promessa di felicità. E i giorni che
stiamo vivendo non sembrano riproporre forse, come un copione già letto,
la stessa logica economica di Giuda? Abbiamo svenduto Dio! Abbiamo
svenduto i valori! Abbiamo svenduto la natura! Abbiamo svenduto l’uomo!
Cosa ne abbiamo guadagnato? Una apparente “felicità”, uno stato di
euforia, del “tutto è possibile!”, del “che male c’è?”, miseramente
frantumato da un virus invisibile, eppure così letale! L’umanità non ha
bisogno di beni, ma del Bene per ri-scoprirsi in tutta la sua bellezza!
Per riflettere: rileggere il brano di Mt 26, 14-25 e soffermarsi sui
vari personaggi; cosa ho “svenduto” nella mia vita?; quale relazione c’è
tra Dio e la mia felicità?